Il fiume, rappresentazione del "Panta-Rei".(Tratto da:Mindful coaching) |
Rappresentazione dell'essere parmenideo.(Tratto da:Medium) |
Parmenide era un filosofo greco antico di Elea. Molti lo considerano il "creatore" dell'ontologia, in quanto è stato il primo a parlare di essere in modo esplicito. Potremmo dire che l'assunto che governa il suo pensiero è "l'essere è e non può non essere; il non essere non è e non può essere". Quello che può sembrare uno scioglilingua incomprensibile, spiega come per Parmenide la molteplicità e il divenire del mondo fisico siano illusori, al contrario, l'essere è imperituro, ingenerato e immobile.
Due pensieri che possono sembrare apparentemente così diversi, presentano in realtà dei punti di contatto, tant'è che molti filosofi provarono in seguito ad "unire" le due idee.
Ecco, secondo me il territorio è un concetto che può sintetizzare bene le due linee di pensiero. Il territorio, infatti, è inevitabilmente legato allo spazio-tempo, tuttavia presenta anche caratteristiche che rimangono invariate. Pensiamo, ad esempio ad un argomento già affrontato: il folclore (le tradizioni popolari). Noi pratichiamo usi e costumi derivanti da anni di storia del territorio (immutabilità), tuttavia senza accorgercene potremmo anche crearne degli altri (divenire). La popolazione che abita un territorio può aumentare, magari integrando abitanti di altri paesi che portano nuove culture e usanze (divenire) che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti (immutabilità). Può cambiare il governo di uno stato (divenire) ma ne rimane immutata la sua costituzione (immutabilità).
Spero che questi pochi esempi utili a semplificare ciò che volevo spiegare abbiano aiutato a comprendere che il territorio, come l'esistenza, ha sempre bisogno di innovazioni e tradizioni, che devono convivere insieme per dar luogo alla vita!
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