sabato 4 aprile 2020

IL TERRITORIO COME ESSERE

Una delle branche più note e più affascinanti della filosofia è l'ontologia. La parola deriva dal greco: "logos"-->'discorso' ed "ontos"--> 'essere'. E' quindi la branca che si occupa dello studio sull'essere. Senza avere la presunzione di esplorare un campo così ampio, volevo concentrarmi su due pensieri che, a mio parere, hanno cambiato totalmente l'accezione di essere e i pensieri seguenti e che ho ricondotto al concetto di territorio: l'essere eracliteo e l'essere parmenideo.

Il fiume, rappresentazione del "Panta-Rei".(Tratto da:Mindful coaching)
Eraclito era un filosofo greco antico, che basò il suo pensiero sull'assunto "panta-rei" ovvero 'tutto scorre'. Egli era convinto, infatti, che l'essere fosse mutevole e che la realtà fosse in continuo divenire. Aristotele scrive che l'archè (ovvero quel principio da cui tutto ha origine, ricercato da tutti i filosofi greci antichi) per Eraclito era il fuoco, infatti esso è l'immagine perfetta del divenire: condensandosi, diventa aria, quindi acqua e poi terra; dopodiché, esso può rarefarsi per tornare ad essere acqua, aria, e in seguito fuoco. Un altro aspetto importante del pensiero eracliteo è la concezione della vita come guerra degli opposti, essi infatti sono legati da un rapporto di mutua dipendenza e non esisterebbe l'uno senza l'altro, questo rapporto di conflitto e interdipedenza degli opposti è il logos, la legge che regola il divenire della realtà.
Rappresentazione dell'essere parmenideo.(Tratto da:Medium)

Parmenide era un filosofo greco antico di Elea. Molti lo considerano il "creatore" dell'ontologia, in quanto è stato il primo a parlare di essere in modo esplicito. Potremmo dire che l'assunto che governa il suo pensiero è "l'essere è e non può non essere; il non essere non è e non può essere". Quello che può sembrare uno scioglilingua incomprensibile, spiega come per Parmenide la molteplicità e il divenire del mondo fisico siano illusori, al contrario, l'essere è imperituro, ingenerato e immobile.

Due pensieri che possono sembrare apparentemente così diversi, presentano in realtà dei punti di contatto, tant'è che molti filosofi provarono in seguito ad "unire" le due idee.
Ecco, secondo me il territorio è un concetto che può sintetizzare bene le due linee di pensiero. Il territorio, infatti, è inevitabilmente legato allo spazio-tempo, tuttavia presenta anche caratteristiche che rimangono invariate. Pensiamo, ad esempio ad un argomento già affrontato: il folclore (le tradizioni popolari). Noi pratichiamo usi e costumi derivanti da anni di storia del territorio (immutabilità), tuttavia senza accorgercene potremmo anche crearne degli altri (divenire). La popolazione che abita un territorio può aumentare, magari integrando abitanti di altri paesi che portano nuove culture e usanze (divenire) che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti (immutabilità). Può cambiare il governo di uno stato (divenire) ma ne rimane immutata la sua costituzione (immutabilità).
Spero che questi pochi esempi utili a semplificare ciò che volevo spiegare abbiano aiutato a comprendere che il territorio, come l'esistenza, ha sempre bisogno di innovazioni e tradizioni, che devono convivere insieme per dar luogo alla vita!

Nessun commento:

Posta un commento

SINTESI FINALE (#step24)

Il nostro viaggio alla scoperta del concetto di territorio è cominciato analizzandone la definizione . Accostando a questa ricerca un approf...