domenica 12 aprile 2020

VERGA, I MALAVOGLIA E IL TERRITORIO (#step6)

Nel post Il territorio nei miti abbiamo iniziato un viaggio all'interno del mondo della letteratura per individuare e analizzare il concetto di territorio all'interno dei vari generi narrativi.Questa volta ci concentreremo sulla letteratura narrativa. Sono numerosi gli esempi di poemi e racconti in cui il territorio assume un ruolo centrale e particolarmente importante: 'Il giro del mondo in 80 giorni' di Jules Verne, 'Patagonia Express' di Luis Sepulveda, 'Un indovino mi disse' di Tiziano Terzani, solo per fare alcuni esempi. Questi ed altri racconti descrivono, spesso anche minuziosamente, un territorio (solitamente l'occasione per farlo è la narrazione di un viaggio) e la sua popolazione. Tuttavia, un altro autore che affronta il concetto brillantemente è Giovanni Verga. Lo notiamo, infatti, nella sua opera maggiormente nota: I Malavoglia.
La storia della famiglia Toscano, originaria di Aci Trezza (paese siciliano), infatti, è fortemente caratterizzata dal concetto di territorio, che sebbene rimanga sullo sfondo, influenza in maniera significativa gli eventi della trama. Sin dall'incipit, la partenza di 'Ntoni per la leva militare e tutto ciò che ne consegue ci fanno subito tratteggiare un confine tra il luogo conosciuto e sicuro rappresentato da Aci Trezza e, più nello specifico, dalla 'Casa del Nespolo' (l'abitazione della famiglia) e la città, simbolo del territorio da esplorare e del divenire. Non a caso, uno dei temi principali è il cosidetto 'ideale dell'ostrica': così come le ostriche, se staccate dallo scoglio che consente loro di sopravvivere, muoiono, così i personaggi se si allontanano dalle loro abitudini di vita (e di conseguenza anche dal loro luogo natìo) finiscono per soccombere, a meno che non si adattino alla loro nuova condizione.
La vita condotta dai protagonisti, basata prima sull'agricoltura e poi, per sanare un debito, sulla pesca, ci descrive il territorio siciliano e la sua economia; il linguaggio popolare e pieno di locuzioni dialettali, proprio del verismo,  fa sì che il lettore si immerga nel luogo della scena; l'importanza assunta dal chiacchericcio dei compaesani ci fa capire come il territorio e la comunità influenzino la vita quotidiana. In più, anche il titolo, si rifà ad una tradizione del popolo siciliano: le famiglie sono spesso soprannominate per antitesi con i fatti reali, così i Toscano, molto dediti alla fatica e al lavoro, diventano i 'Malavoglia'.
Tornando alla distinzione tra la Casa del Nespolo e la città, notiamo come i Malavoglia ci offrano, partendo dal concetto di territorio, due spunti filosofici su cui ci siamo soffermati più volte nel blog:
  • L'esistenza di vari livelli di territorio: la Casa del Nespolo come nido familiare, Aci Trezza luogo piccolo, statico, abitudinario e sicuro, la città luogo mondano e della perdizione e l'Italia, infatti tutta la storia nasce dalle conseguenze dell'Unità d'Italia che costringe 'Ntoni e Luca al servizio di leva;
  •  La necessità di abbracciare e far coesistere allo stesso tempo il divenire e la staticità. Infatti, se padron 'Ntoni non affronta il cambiamento e rimane ancorato agli antichi valori portando la famiglia alla rovina, allo stesso modo il giovane 'Ntoni parte per la città, perdendo però le proprie tradizioni e dimenticandosi le sue origini finendo in carcere. (Per approfondire questo concetto:Il territorio come essere è un post dove analizzo i pensieri di Eraclito e Parmenide rapportandoli al concetto di territorio).

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