giovedì 28 maggio 2020

LA CRISI CONTEMPORANEA DEL TERRITORIO (#step18)

"Il territorio, letteralmente, non conosce più alcun Nòmos (poiché Nòmos, Legge, significa all' origine, appunto, suddivisione-spartizione-articolazione di un territorio o «pascolo», nomòs, determinato). La città è ovunque: dunque, non vi è più città. Non abitiamo più città, ma territori (territori da terreo, aver paura, provare terrore!?). La possibilità stessa di fissare confini alla città appare oggi inconcepibile, o, meglio, si è ridotta ad un affare puramente tecnico-amministrativo. Chiamiamo città quest'«area» per ragioni assolutamente occasionali. I suoi confini non sono che un mero artificio. Il territorio post-metropolitano è una geografia di eventi, una messa in pratica di connessioni, che attraversano paesaggi ibridi. Il limite dello spazio post-metropolitano non è dato che dal «confine» cui è giunta la rete delle comunicazioni; man mano che la rete si dirada possiamo dire di «uscire» dalla post-metropoli, ma è evidente che si tratta di un «confine» sui generis: esso esiste soltanto per essere superato. Esso è in perenne crisi.[...] Che significa? È necessariamente la fine di ogni «forma» comunitaria, o un processo di «liberazione» dai vincoli che la caratterizzavano? In altri termini: il territorio post-metropolitano è la negazione di ogni possibilità di luogo, o potranno «inventarsi» luoghi propri del tempo in cui la sua vita sembra essersi risolta? Dobbiamo affrontare questo paradosso filosofico ed estetico. L'energia che sprigiona il territorio post-metropolitano è essenzialmente deterritorializzante, anti-spaziale."  (Massimo Cacciari)
Questo estratto dal saggio:"Quando la città non ha più confini" del filosofo italiano Massimo Cacciari (fonte:Repubblica, sezione spettacoli e cultura), parla di come si sia evoluto il concetto di territorio nei tempi odierni. Nel post 'Storia del termine' avevo affermato un pensiero molto simile a quanto espresso dal filosofo nel testo proposto. I tempi moderni, con l'avvento del web, di metodi di comunicazione sempre più atemporali e aspaziali e l'esponenziale aumento demografico, hanno abbattuto ogni tipo di confine. E' sempre più difficile, perciò, definire un territorio, un luogo o una città. Tuttavia, come afferma lo stesso Cacciari, è necessario intendere questo cambiamento non come la fine di concetti come 'comunità' e 'luogo', ma come una loro modernizzazione. Gli ingegneri, gli architetti, i politici devono comprendere questa evoluzione e ripensare le nostre città, le nostre architteture e i luoghi della nostra vita.

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SINTESI FINALE (#step24)

Il nostro viaggio alla scoperta del concetto di territorio è cominciato analizzandone la definizione . Accostando a questa ricerca un approf...